sabato 21 marzo 2015

Autorità e organismi sovranazionali


Nel documento CAT/OP/BRA/2, del Subcommitee on Prevention of Torture (5 marzo 2014 - Brasile) si legge:


22. (...) La sottocommissione tiene a ribadire e sottolineare che, molto spesso, la protezione e le garanzie previste dalla legge non sono rispettate nella pratica.
B. Morti in centri di detenzione: la Sottocommissione ha registrato un alto numero di morti in stato di detenzione.
C. Rappresaglie: 50. Nella sua relazione, la Sottocommissione ha sottolineato che i prigionieri sono riluttanti a rivolgersi al medico a causa della punizioni che in passato avevano ricevuto per averla sollecitata
E. Bande criminali organizzate e corruzione: 55. Nella sua relazione, la Sottocommissione ha rilevato la presenza di bande criminali organizzate in quasi tutte le carceri visitate. 58. Durante la sua visita, la sottocommissione ha rilevato l'esistenza di una stretta relazione tra il controllo esercitato da parte di bande criminali nel controllo delle carceri e la corruzione della polizia penitenziaria.
VIII. Misure di salvaguardia: 70. La Sottocommissione ha sottolineato che, in generale, la polizia non rispetta le garanzie giuridiche. L'aspetto che la preoccupa non è l'esistenza di tali garanzie, ma la sua applicazione. La Sottocommissione ricorda allo Stato che per prevenire la tortura e altri maltrattamenti non è solo necessario che ci siano garanzie giuridiche e garanzie a livello politico, ma anche che si applichino”.

Amerigo Incalcaterra, Rappresentante dell'Alto Commissariato del Sud America per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, il 29 agosto 2014: “Non è ammissibile che in Brasile la violenza e le morti all'interno delle carceri siano percepiti come normali e quotidiane”, "Il sovraffollamento, le cattive condizioni di detenzione, torture e maltrattamenti contro detenuti sono una realtà in molte carceri del Brasile, che contribuiscono anche alla violenza e costituiscono di per sé una grave violazione dei diritti umani"
http://acnudh.org/pt-br/2014/08/21813/



Il 28 agosto: Washington, DC – “La (CIDH) Commissione interamericana dei diritti umani richiama con urgenza le autorità brasiliane nei suo livelli di governo e gli organi competenti ad adottare misure, comprese riforme strutturali (politiche, legislative), per impedire future epidemie di violenza nelle carceri del Paese. A questo scopo, fra le misure concrete che lo Stato deve adottare si sottolinea: il disarmo della popolazione carceraria ed imposizione di controlli efficaci per evitare l'ingresso di armi e altri oggetti illeciti; aumento del personale di sicurezza e sorveglianza all'interno delle carceri; riduzione dei livelli di sovraffollamento; indagine e punizione di atti di violenza e corruzione negli istituti penitenziarie; la fine delle attività di organizzazioni criminali presenti all'interno delle carceri.”

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