La petizione promossa dal senatore Luigi Manconi per chiedere la revoca del
decreto di estradizione di Henrique Pizzolato ha superato in pochi giorni le
2000 firme. La racolta delle firme è
stata bloccata, mentre le persone stavano continuando a firmare, il 24 giugno,
giorno in cui Il Consiglio di Stato ha deciso rinviare al 22 settembre
2015 ogni decisione sull'estradizione in Brasile del cittadino italo-brasiliano
Pizzolato. "Si tratta di un primo e importante riconoscimento per la
mobilitazione dei tanti che, preoccupati per lo stato di terribile degrado in
cui versano le carceri brasiliane, temono per la tutela dell'incolumità e dei
diritti fondamentali del detenuto” affermano, con soddisfazione, i senatori
Luigi Manconi e Maria Cecilia Guerra, ringraziando coloro che a Modena e in
tutta Italia, in Parlamento e nella società sostengono la causa di Pizzolato.
È interessante leggere i commenti spontanei scritti dai firmatari della
petizione, per lo più cittadini italiani ma anche molti brasiliani. Mentre i cittadini
italiani sostengono che Pizzolato, essendo cittadino italiano, ha diritto di scontare
la sua pena in Italia e non deve essere inviato nelle terribili e disumane
carceri brasiliane, i cittadini brasiliani sostengono che Pizzolato non ha
avuto un processo equo in Brasile, è stato condannato nonostante le prove della
sua innocenza e non ha avuto il diritto di appello.
Di seguito alcuni commenti lasciati spontaneamente da chi ha aderito alla
petizione.
Ho firmato
perché…