La petizione promossa dal senatore
Luigi Manconi per chiedere al Ministro Orlando la revoca del decreto di estradizione di Henrique
Pizzolato ha superato le 2000 firme. Molto toccante la solidarietà dimostrata, con una raccolta firme interna al carcere di Sant'Anna a Modena, da tutti i detenuti (43) della IX sezione, la stessa in cui è rinchiuso Pizzolato.
Tra i firmatari dell'appello di Manconi anche autorevoli esponenti della cultura e della politica, tra cui Stefano Anastasia (presidente onorario dell'associazione "Antigone"), Goffredo Fofi (critico e scrittore), Francesco Ciafaloni (saggista e ricercatore dell'Ires di Torino), Grazia Honegger Fresco (pedagogista), Alessandro Leogrande (scrittore e giornalista), Giulio Marcon (deputato alla Camera), Lia Sacerdote (presidente dell’associazione “Bambini senza sbarre”), Maria Cecilia Guerra (senatrice della Repubblica). E oggi anche la parlamentare europea Cecile Kyenge, di cui pubblichiamo le dichiarazioni in merito alla sua adesione.
Tra i firmatari dell'appello di Manconi anche autorevoli esponenti della cultura e della politica, tra cui Stefano Anastasia (presidente onorario dell'associazione "Antigone"), Goffredo Fofi (critico e scrittore), Francesco Ciafaloni (saggista e ricercatore dell'Ires di Torino), Grazia Honegger Fresco (pedagogista), Alessandro Leogrande (scrittore e giornalista), Giulio Marcon (deputato alla Camera), Lia Sacerdote (presidente dell’associazione “Bambini senza sbarre”), Maria Cecilia Guerra (senatrice della Repubblica). E oggi anche la parlamentare europea Cecile Kyenge, di cui pubblichiamo le dichiarazioni in merito alla sua adesione.
Oggi
ho sottoscritto la petizione diretta al Ministro della Giustizia Andrea Orlando
per fermare l’estradizione in Brasile del dirigente di banca italo-brasiliano
Henrique Pizzolato, condannato nel Paese sudamericano a 12 anni e 7 mesi, che
sta attualmente scontando la pena nel carcere di Sant'Anna a Modena.
Nelle
settimane scorse ho presentato sul caso anche un'interrogazione al Parlamento
Europeo. Le ONG Amnesty International e Human Rights Watch hanno definito
"drammatica" la situazione delle carceri
brasiliane. Pizzolato, giudicato dal tribunale supremo brasiliano, potrebbe
essere estradato e trasferito a Papuda, una delle galere più violente e
degradate del Brasile. L'estradizione è stata ottenuta con il presupposto che
Pizzolato fosse accolto in una sezione protetta del carcere brasiliano, la
cosiddetta "ala dei vulnerabili", dove il detenuto non dovrebbe
essere sottoposto a trattamenti inumani e degradanti. Questa "ala dei
vulnerabili" non è attualmente in funzione e la sua legittimità è sotto il
vaglio giudiziario del Tribunale amministrativo brasiliano.
Anche
per questo ho firmato la petizione che vi propongo di sottoscrivere, su Change.org, contro l'estradizione in Brasile di Henrique Pizzolato:
change.org/pizzolato (Cecile Kyenge)
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