I senatori modenesi del Partito
democratico Maria Cecilia Guerra e Stefano Vaccari commentano positivamente la
recente decisione del Consiglio di Stato sul caso del dirigente di banca
italo-brasiliano Henrique Pizzolato, condannato nel paese sudamericano a 12
anni e 7 mesi per corruzione e riciclaggio, attualmente rinchiuso nel carcere
di Sant’Anna, dove sta scontando la pena. Ecco la loro dichiarazione:
“La decisione del Consiglio di Stato di
sospendere fino alla nuova udienza del 22 settembre ogni decisione
sull’estradizione in Brasile di Henrique Pizzolato è un primo importante
risultato per tutti quelli che nella nostra città e nell’Italia intera si sono
opposti e continueranno ad opporsi ad una estradizione che non garantirebbe il
rispetto dei più fondamentali diritti umani”. Lo affermano i senatori modenesi
del Pd Maria Cecilia Guerra e Stefano Vaccari, che nei giorni scorsi, proprio
riguardo al caso Pizzolato, si erano fatti promotori, insieme al collega Luigi
Manconi, di un appello al ministro della Giustizia Andrea Orlando, per chiedere
che venisse rivista appunto ogni decisione riguardo l’estradizione del
dirigente di banca italo-brasiliano. Documento sottoscritto da numerosi
parlamentari, fra cui i deputati modenesi Davide Baruffi, Carlo Galli e Manuela
Ghizzoni. Di oggi invece la notizia che il Consiglio di Stato ha rinviato ogni
decisione sull’estradizione all’udienza del 22 settembre prossimo. Fino a
quella data Henrique Pizzolato rimarrà quindi nel carcere di Sant’Anna a Modena
dove sta scontando una condanna a 12 anni e 7 mesi inflitta dal tribunale supremo
brasiliano nell’ambito di un’inchiesta per corruzione e riciclaggio.
“Continueremo – concludono quindi i senatori modenesi Guerra e Vaccari – a
stare al fianco di Henrique e di sua moglie Andrea e a sostenere le loro
ragioni”.
Una dei ragioni:
“Le prigioni
brasiliane sono vere scuole del crimine. All'interno di esse agiscono
organizzazioni criminali che comandano la violenza anche al di fuori.” ha dichiarato
il Ministro della Giustizia brasiliano.
16 giugno 2015:
Il ministro di giustizia brasiliano è un inetto.
RispondiEliminaIl problema di Pizzolato è che è stato giudicato e condannato da un tribunale "privilegiato" per politici, e lui non è un politico. Non ha avuto diritto a un processo d'appello. E tutto il processo è stato un vero e proprio golpe contra il PT e le sue politiche "troppo popolari".
Finalmente un atto di coerenza con il Diritto cosa che nel processo contro Henrique è stato calpestato per una mera azione politica. Ma solo chi vive o conosce la realtà brasiliana attuale può capire la reale situazione della Giustizia in quel paese e come i media sono fomentatori quotidiani di una vergognosa campagna diffammatoria contro l'ex Presidente Lula e del PT. Buon lavoro, nella speranza che il MInistro Orlando non abbia "timori" nell'agire con coerenza e decisione.
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