Modena, 5 ottobre 2015
All’attenzione del PRESIDENTE della
REPUBBLICA ITALIANA
Egregio signor Presidente della
Repubblica,
chi Le scrive è un gruppo di cittadini
volontari modenesi che fa riferimento all'associazione "Carcere e
Città". Da tempo conosciamo e condividiamo il calvario di Henrique
Pizzolato e della sua famiglia. Henrique Pizzolato è un cittadino italo/brasiliano
attualmente detenuto nell’istituto penitenziario di Modena, con procedimento
penale pendente in Italia e con richiesta di estradizione da parte del governo
Brasiliano.
Non abbiamo la presunzione di entrare
nel merito di una valutazione circa l'innocenza o colpevolezza del sig.
Pizzolato, ma piuttosto di ribadire alcune considerazioni, a parer nostro
essenziali:
- il sig. Pizzolato è cittadino Italiano;
non è dato sapere quali siano le ragioni
per le quali si è deciso di agire in spregio al diritto di difesa di Pizzolato
che ha intenzione di difendersi nel procedimento penale italiano e aveva anzi
già chiesto di essere interrogato dall’Autorità giudiziaria italiana.
L’estradizione, ora prevista in attuazione a partire da domani, 7 Ottobre,
annullerebbe di fatto il procedimento penale Italiano;
- da anni ormai, grazie alla
documentazione di organismi indipendenti brasiliani, internazionali e
sovranazionali, l'opinione pubblica è al corrente delle condizioni degradate,
violente e disumane delle carceri brasiliane. Le garanzie fornite dalle
autorità brasiliane circa l'incolumità del signor Pizzolato ci sembrano
fragili, discriminanti e aleatorie;
- in Brasile, il sig. Pizzolato è stato
giudicato dalla Corte Suprema Brasiliana, in un unico grado di giudizio inappellabile,
in un clima di fortissima pressione mediatica È stato giudicato come politico
pur non essendolo;
- il trattato di estradizione tra Italia e
Brasile prevede che l'estradizione vada negata nel caso la persona richiesta da
uno dei due stati non abbia avuto regolare processo e nel caso che il
procedimento di estradizione metta a repentaglio la sua incolumità. Per noi è
molto chiaro che il caso di Henrique rientra in entrambi questi due casi.
Sig. Presidente ci rimangono molti dubbi
e perplessità rispetto a questo iter decisionale distante dai principi
democratici e di salvaguardia dei diritti inviolabili della persona vigenti
nella nostra Repubblica.
Anche nel corso del procedimento di
estradizione si sono verificate diverse “anomalie” e violazioni del diritto di
difesa:
- la Cassazione ha completamente
ribaltato la sentenza della Corte d’Appello sulla base di documentazione nuova
su cui la difesa non ha potuto pronunciarsi e in relazione alla quale non era
ammessa ricorso;
- il Consiglio di Stato ha riconosciuto
l’illegittimità del decreto ministeriale che è stato poi surrettiziamente
integrato dall’istruttoria ordinata dal Giudice amministrativo, organo non
competente a svolgere la suddetta integrazione;
- il Ministero della Giustizia ha completamente
omesso di considerare il fatto che Pizzolato è cittadino italiano e il Brasile
non consente l’estradizione dei propri cittadini, circostanza che in passato
era stata considerata di per se stessa idonea a negare l’estradizione di un
cittadino italo-brasiliano.
L'elenco di anomalie sarebbe ancora
lungo, ma qui ci preme sottolineare il tratto più evidente di questa vicenda:
una persona, non più giovane, attualmente detenuta in un carcere italiano e non
a piede libero, chiede soltanto di poter scontare la pena nel paese di cui è
cittadino, per la fondata paura di subire forme di violenza fisica e
psicologica nel caso venga trasferito in un penitenziario brasiliano. Pensiamo
che la nostra Costituzione e le nostre istituzioni democratiche siano tenute a
garantire il rispetto dei diritti umani di cui questo cittadino è portatore.
La preghiamo sentitamente di adottare un
urgente provvedimento sospensivo dell’iter di estradizione tale da permette ad
ogni autorità italiana competente di addivenire ad una decisione più
approfonditamente meditata, mediata e garante degli inviolabili diritti di
Henrique Pizzolato.
Le giungano in nostri fervidi
ringraziamenti per il sicuro impegno.
Comitato giustizia per Pizzolato
Gruppo Carcere Città
carcerecitta@buonacondotta
Pizzolato è sicuramente innocente. Ci sono diverse pubblicazioni brasiliani che dimostrano la loro innocenza, anche se tali problemi sono stati disprezzati nella Corte suprema, per ragioni politiche. Complimenti per la vostra iniziativa.
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