di
Miguel do Rosário. Dal Blog - o cafezinho
Il
Brasile guarda lo show quotidiano di orrore delle cospirazioni dei
media&giudiziario con una stanchezza catatonica. Il colpo per l’impeachment
di Dilma Rousseff è stato sospeso per tempo indeterminato, ma si torna al circo
di sempre, con diritto ad un revival penoso di quello che è stato, per così
dire, il colpo originario: il giudizio farsa del “mensalão”. Il PT (partito dei lavoratori) ed il governo
hanno rifiutato, per paura, tattiche sbagliate e incompetenza politica (molto
probabilmente tutte e tre insieme), di costruire una strategia per combattere
questo colpo di stato e hanno lasciato che la diffusione della malattia contaminasse
l'intero Stato. Ora i pubblici ministeri e giudici vogliono fare giustizia con
le proprie mani e, per fare ciò, dispensano prove e creano teorie infarcite dei
loro desideri e rancori politici.
Mi
riferisco al circo messo in piedi, come prevedibile, per ricevere Henrique
Pizzolato. I mezzi di comunicazione non hanno inviato alcun giornalista in
Svizzera per intervistare l’autorità del Paese responsabile di aver denunciato
l'esistenza di conti bancari di Eduardo Cunha, un uomo potente, presidente
della Camera dei deputati, ma hanno inviato decine di giornalisti per
controllare ogni passo di una persona che non ha mai avuto alcun potere
politico - tanto meno adesso.
Il
Cafezinho (nome del blog) ha accompagnato il processo di
Pizzolato. È, infatti, il tallone d'Achille della truffa chiamata “mensalão”
perché ci sono molte prove che lui non potrebbe avere deviato le risorse della
Visanet e, pertanto, non poteva essere il legame finanziario del progetto di
“scatola 2” guidato dal PT (partito dei lavoratori).
Pizzolato
è innocente. È sintomatico del nostro tempo che la stampa abbia perso ogni
impegno con la verità. Se ci fosse alcuna etica giornalistica nel paese, la
difesa di Pizzolato sarebbe intesa e la storia del Brasile sarebbe raccontata
in modo diverso.
Senza
Pizzolato, tuttavia, l'intera farsa non starebbe in piedi, se non altro perché il
suo caso è stato circondato di tanto odio politico da parte dei media e del
Pubblico ministero che è stata montata ad arte una strategia milionaria per
provare la sua colpevolezza e portarlo via dall'Italia.
Il PT, a
sua volta, al vedere Pizzolato come una figura minore nel partito, ha fatto dei
calcoli affrettati e si è reso conto che non c'era altra scelta che offrirlo
come un agnello per il sacrificio. Gli altri imputati del PT, come Dirceu,
Cunha e Genoino (politici) mai avrebbero
creduto che la Corte Suprema brasiliana sarebbe arrivata dove è arrivata,
condannando senza prove, e hanno elaborato strategie
individualizzate, piuttosto che predisporre una strategia collettiva per
smantellare la base di tutte le accuse.
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