Il 9 ottobre i senatori Manconi e Guerra
hanno firmato una nuova interrogazione parlamentare diretta al Ministro della
Giustizia Orlando.
"Il differimento della estradizione di Henrique Pizzolato,
disposto dal ministero della Giustizia, doveva essere l'occasione per una
ulteriore riflessione sulle garanzie che il Brasile è in grado di offrire sulle
condizioni della sua carcerazione. Ma non sembra proprio così: l'estradizione è
stata infatti confermata a partire dal prossimo 22 ottobre. Una volta in
Brasile, Pizzolato sarà rinchiuso nell'ala dei vulnerabili della prigione di
Papuda. Si tratta di una soluzione provvisoria e precaria.
Il regolamento penitenziario brasiliano, infatti, prevede che la permanenza
di Pizzolato nell'ala dei vulnerabili non si dovrà protrarre oltre il 2016: a
meno di non violare il suo dritto a passare da un regime chiuso ad un regime
aperto.
Oltretutto, in Brasile, l'esistenza stessa di questa ala è messa in
discussione, in quanto è attesa una pronuncia sulla sua costituzionalità, dal
momento che riserva ad alcuni detenuti un trattamento privilegiato rispetto ad
altri. Infine, il Ministero della Giustizia, animato da una incomprensibile
fretta di chiudere il caso, dovrebbe riflettere su quanto scrive un folto
gruppo di avvocati brasiliani in un appello rivolto al Presidente del Supremo
Tribunale Federale del Brasile, dove sono confermati dubbi sul rispetto dei
diritti umani nell’ala dei vulnerabili cui è destinato il Pizzolato.
Considerato tutto ciò chiediamo al Ministro Andrea Orlando: davvero pensa di
avere garanzie sufficienti sul rispetto dei diritti umani nelle carceri
brasiliane, per tutta la durata della pena, per il nostro e suo connazionale
Henrique Pizzolato? Se la sente in queste condizioni di assumersi la
responsabilità di una estradizione?"
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