mercoledì 25 marzo 2015

Il Brasile e le sue carceri. Organi brasiliani in difesa dei diritti umani


"NOTA DELLA PASTORALE CARCERARIA NAZIONALE SULLA DECISIONE DELLA GIUSTIZIA ITALIANA NEL CASO PIZZOLATO. La Pastorale Carceraria Nazionale ha emanato il seguente comunicato, dopo la recente decisione della Corte d`Appello di Bologna, in Italia, che ha negato, sulla base del trattamento degradante dei detenuti in Brasile, la richiesta d'estradizione di Henrique Pizzolato, formulata dalla giustizia brasiliana”; “Dal nord al sud del paese, i diritti iscritti nei trattati internazionali, nella Costituzione Federale e nelle norme sono sistematicamente violati, in quanto le denunce di torture e maltrattamenti proliferano. [...] la Pastorale Carceraria Nazionale considera giusta la decisione della Corte d’Appello di Bologna.” (30 ottobre 2014)


Il Consiglio Episcopale Pastorale (Consep) della Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile (CNBB) nei giorni 28 e 29 agosto 2014, manifestano il loro ripudio alla inaccetabile pratica della perquisizione vessatoria applicata alla maggioranza delle carceri brasiliane. Tale pratica (per cercare oggetti illeciti) non rispetta nemmeno l’età, sottoponendo bambini, adolescenti ed anziani ad umiliazioni e costrizioni. 
Questa pratica disumana sottomette le persone che visitano i detenuti, specialmente le donne, alle  umiliazioni del denudamento, della palpazione delle parti intime da parte di agenti dello Stato e altre pratiche degradanti. Viola la sacralità del corpo umano, tempio vivo di Dio e ne ferisce la dignità.”
http://carceraria.org.br/cnbb-divulga-nota-contra-a-revista-vexatoria-nos-presidios.html



Lettera del Coordinamento Nazionale di Monitoraggio del Sistema Carcerario - XXII Conferenza Nazionale degli Avvocati, Rio de Janeiro, ottobre 27 -2014

“Il sistema Carcerario brasiliano non rispetta la Costituzione federale e, dunque, le persone che hanno contatti con il sistema - impiegati, parenti e soprattutto detenuti - soffrono per la mancanza effettiva dei diritti fondamentali. Non mancano notizie di detenuti morti o che soffrono violenze nelle carceri che sono sotto la responsabilità dello Stato. 
Le condizioni delle unità penitenziarie e i cattivi trattamenti sofferti dai prigionieri caratterizzano la violazione dalla Costituzione federale, che vieta espressamente la tortura, i trattamenti inumani e degradanti e le pene crudeli.”




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